Il contributo del Violone DOP Tuscia Bio di Trebotti per il vino sostenibile attraverso l’economia circolare
Nel cuore della Tuscia, l’azienda biologica Trebotti da ormai 12 anni porta avanti il progetto “Gocce Zero Waste“. Ha scelto il suo migliore vino per portare avanti, questo ambizioso programma.
Il Gocce, ‘CRU’ del Violone DOP Tuscia Bio è uno dei vini più blasonati dell’azienda.
Deriva dal miglior vigneto di violone (biotipo del montepulciano d’Abruzzo della Tuscia). La vigna ha come nome toponomastico “Cipolletta” perché da sempre si trovano dei cipollotti spontanei nel terreno. E’ un piccolo appezzamento di vigneto su argilla pura con una pendenza del 30%, che produce una piccola quantità di uve, ricche di polifenoli, struttura e zuccheri. La vendemmia avviene a circa metà Ottobre con la selezione dei migliori grappoli che fanno la fermentazione alcolica in acciaio e poi la fermentazione malolattica e l’affinamento in barriques per circa 24 mesi. E’ un vino di grande longevità che giova del lungo affinamento in bottiglia per domare l’anima esuberante ed acquisire eleganza e complessità dei migliori vini rossi italiani da collezione.
Già alla sua prima annata prodotta, la 2009, è stato premiato da Slow Food come uno dei migliori vini italiani con VINO SLOW 2013 e dalla Regione Lazio tra i migliori 10 vini con il CALIX AUREUS 2012.
Il progetto è nato dall’ispirazione venuta al MUVIS museo del vino tra i più grandi d’Europa dove si trovano ancora tantissime cassette in legno degli anni 70 che servivano alle antiche cantine vaselli per consegnare i vini e poi recuperare i vuoti per riutilizzarli. Lo scopo è quello di ridurre l’impatto ambientale della produzione del vino, adottando il sistema del vuoto a rendere per il riutilizzo delle bottiglie. Scopriamo insieme di cosa si tratta e perché rappresenta un passo importante verso un’agricoltura più sostenibile.
Perché il Vuoto a Rendere?
Il vetro è da sempre considerato il materiale ideale per il vino, grazie alla sua capacità di preservare le qualità organolettiche del prodotto. Tuttavia, la produzione di nuove bottiglie di vetro comporta un notevole consumo di energia e risorse naturali. Si stima che tra il 30% e il 40% dell’impronta di carbonio del vino provenga proprio dalla produzione delle bottiglie. Ecco perché il riutilizzo è una scelta più ecologica rispetto al riciclo, nel quale che oltre a recuperare dividere per colore e tipologia prevede di sciogliere il vetro a 1200 gradi di temperatura e come sappiamo in Europa la maggior parte dell’energia deriva da fonti fossili e quindi tantissime emissioni di gas climalteranti.
In alcuni stati, come ad esempio il Canada, è stato già attivato un sistema di recupero, selezione, lavaggio e vendita delle bottiglie usate da parte di industriali locali che se applicato anche in Italia porterebbe a vantaggi ambientali ed economici notevoli per la collettività e per i vignaioli. Con l’intelligenza artificiale e le tecnologie contemporanee è ormai possibile creare sistemi di recupero e selezione efficienti ed economici.
Nella situazione attuale italiana e grazie alle dimensioni e all’organizzazione di mercato a Km0 della Trebotti, il vuoto a rendere rappresenta una scelta coraggiosa e innovativa. Mentre molte aziende continuano a vedere la bottiglia come un semplice imballaggio usa e getta, Trebotti investe nel suo riutilizzo, allungando il ciclo di vita e riducendo gli sprechi. In questo modo, ogni bottiglia di “Gocce” non è solo un contenitore, ma diventa parte di un sistema virtuoso e circolare.
Ma entriamo nel dettaglio del Progetto “Gocce Zero Waste”
Trebotti ha avviato il progetto “Gocce Zero Waste” per ridurre drasticamente l’impatto ambientale delle sue bottiglie. Il sistema prevede il recupero delle bottiglie vuote di Gocce per poi avviarle al lavaggio e riutilizzo, insieme a tutto il packaging speciale di questo vino. I tre fratelli Botti, proprietari dell’azienda (da qui deriva il nome) hanno creato per il Gocce, il loro vino più importante, un packaging unico, originale ed elegante. Ispirandosi ai film della dolce vita infatti deciso di vestire sartorialmente la bottiglia con un fazzoletto ricamato come etichetta che svolgesse anche il ruolo di salvagoccia, proprio come si vede nelle scene cinematografiche dei ristoranti felliniani anni 70.
La Trebotti dalla fondazione nel 2003 ha impostato la sua rete distributiva privilegiando il KM0 avendo a due passi Roma era assurdo dal punto di vista ambientale ed ecologico, sviluppare l’export in maniera importante per una piccola azienda che produce circa 35.000 bottiglie annue. Attualmente l’80% della produzione viene venduta nel KM0 presso i ristoranti e negozi specializzati e con la vendita diretta in cantina. Grazie alla logistica ottimizzata, Trebotti gestisce il ritiro delle bottiglie dei fazzoletti ricamati e anche della gommalacca utilizzata come capsula per il tappo, durante la consegna dei nuovi prodotti, operando entro un raggio di 100 km dalla cantina.
Attualmente, il progetto coinvolge circa 3.500 bottiglie di vino “Gocce” ogni anno, con un tasso di riutilizzo del 24-25%. Ogni cliente che restituisce la bottiglia e il fazzoletto riceve un piccolo incentivo economico di 1,10 euro come sconto sul nuovo acquisto, promuovendo così una partecipazione attiva e consapevole.
Grazie al paper Achieving the circular economy through environmental policies: Packaging strategies for more sustainable business models in the wine industry recentemente pubblicato su Wiley Business Strategy and the Environment è stato calcolato e dimostrato il vantaggio ambientale ed economico del progetto Gocce Zero Waste di Trebotti come applicazione concreta dell’ economia circolare.
I Vantaggi del Vuoto a Rendere:
I risultati mostrano che implementando questo modello di economia circolare, un’azienda può ridurre le emissioni di gas serra (GHG) dall’8 al 90% e risparmiare dal 6 al 63% dei suoi costi economici
- Supporto alla Comunità Locale: La scelta di limitare il raggio di distribuzione a 100 km non solo riduce l’impatto ambientale del trasporto, ma supporta anche l’economia locale, creando un legame più stretto con i clienti e i partner del territorio.
Educazione alla Sostenibilità: Il progetto “Gocce Zero Waste” è anche un modo per sensibilizzare i consumatori sull’importanza del riutilizzo rispetto al riciclo. Attraverso iniziative di comunicazione e la trasparenza delle pratiche adottate, Trebotti mira a coinvolgere attivamente il pubblico nella sua missione per un futuro sostenibile senza sprechi.
Questo progetto ha suscitato molto interesse anche negli addetti ai lavori tanto da essere preso come esempio virtuoso già da due articoli di riviste specializzate. Il progetto “Gocce Zero Waste” è solo una delle tante iniziative messe in atto da Trebotti per ridurre il suo impatto ambientale. Grazie al biolago per la fitodepurazione delle acque, al compostaggio dei residui di potatura e all’uso di bottiglie ultraleggere, l’azienda dimostra come sia possibile coniugare la qualità del vino con la sostenibilità ambientale.
Il progetto “Gocce Zero Waste” di Trebotti è un esempio concreto ( e uno stimolo) di come l’industria del vino possa contribuire a un futuro più sostenibile. Scegliere il vuoto a rendere significa fare una scelta consapevole, rispettosa dell’ambiente e del territorio. E per chi sceglie Trebotti, significa anche poter gustare un vino biologico di alta qualità, sapendo di fare la propria parte per il pianeta.